UN PO' DI STORIA

Breve storia del progetto:
  • Inizio: In base a come avevamo deciso di procedere abbiamo iniziato ad isolare nei diversi acquari maschi e femmine con la coda dello stesso colore e maschi colorati con femmine incolori
  • Primi problemi: All’inizio il progetto si limitò alla manutenzione degli acquari a causa di alcuni problemi sorti a causa di lumache infestanti e di un acquario che poco tempo dopo essere stato avviato, iniziò a perdere acqua. Lasciammo quindi un po’ da parte l’osservazione dei pesci
  • Inizio del tracollo: fondamentalmente il nostro progetto in seconda si ferma qui. Infatti dopo le prime riproduzioni vedemmo che purtroppo quello che avevamo auspicato o che speravamo accadesse (cioè nelle generazioni successive si formassero, almeno in qualche individuo, colori simili ai genitori) non era successo.

Iniziammo quindi a chiedere informazioni, trovando su internet “L’associazione Italiana Guppy” ed un esperto allevatore di guppy (Alessandro Cellerino). Purtroppo entrambe le fonti non seppero darci un valido aiuto e non trovammo nessun altro che potesse aiutarci.

  • Tracollo finale: infine già presi dalla ricerca di qualcuno che potesse aiutarci, subentrarono altri problemi gravi.

Il primo fu generato dall’introduzione di una nuova tipologia di pesci (i Botia), tra l’altro già presenti in due esemplari nell’acquario da 100 lt, negli acquari più piccoli. Questi pesci infatti erano noti come grandi mangiatori di lumachine. Ineffetti eliminarono il problema lumache ma oltre alle lumache eliminavano anche i guppy. Infatti nel giro di poche settimane notammo che nell’acquario piccolo dove c’erano i botia oltre ad esser quasi sparite le lumache, erano ormai quasi spariti anche i guppy (probabilmente il problema nacque dal litraggio troppo basso e dall’incompatibilità tra guppy e botia in un litraggio così basso).
Dovemmo così dedicare tutto l’acquario da 50 lt soltanto ai botia.

Il secondo problema arrivò da un riscaldatore, non si sa se manomesso o guasto: aveva fatto alzare esageratamente la temperatura dell’acquario dove era montato e l’elevata temperatura aveva ucciso tutti gli esemplari di guppy più belli che avevamo con coda rossa.

Da quel momento in poi il progetto si limitò alla semplice manutenzione degli acquari, eccetto il fatto di aver isolato un trio di guppy con coda gialla tigrata in un acquario e un trio di guppy con coda rossa (gli ultimi sopravvissuti) in un altro. A causa però di mancate riproduzioni o della morte delle femmine per lo stress anche questa volta non arrivammo a nessun risultato.

  • La ripresa: La ripresa comincia con l’inizio dell’anno scolastico 2009/2010. Infatti cercando informazioni su internet, ho trovato un forum piuttosto interessante, dove chiedendo aiuto per il nostro progetto, ho trovato una persona particolarmente disponibile: Mario Bertocco (25 anni, di Bergamo, studente alla facoltà di economia). Questo ragazzo per hobby è un allevatore e selezionatore di guppy.
Da subito ha apprezzato il nostro progetto e mi ha fatto subito notare degli errori sostanziali: 
·  L’allestimento degli acquari completamente sbagliato, senza nessuna   pianta o nascondiglio per gli avanotti e con troppa sabbia, con conseguente accumulo di sporcizie e troppo tempo speso per la manutenzione
·  L’altro errore stava proprio nella partenza: mi spiegò infatti che era impensabile partire da guppy che da anni si erano accoppiati senza alcun controllo tra di loro, e che sarebbero serviti tantissimi anni e tantissimi acquari per riuscire a raggiungere un ceppo di colorazione “pura” e riuscire quindi nell’intento del nostro progetto. Bisognava partire da guppy già selezionati con genetica, o per lo meno con genitori noti.
     
Decise quindi di aiutarci: mi diede gratuitamente dei pesci(tre trii di guppy ognuno formato da due femmine e un maschio) da lui selezionati per i concorsi, di cui quindi era nota la genetica e di cui erano noti i genitori, e delle piante e del filo di nylon (come nascondiglio per gli avanotti), con del mangime particolare per i guppy. Infine mi ha dato qualche informazione sulle caratteristiche che avremmo dovuto ritrovare nelle successive generazioni di pesci.

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